Disclaimer: questo articolo è ironico e non intende prendere di mira nessuno. La realtà, infatti, non è così semplice e riconducibile a categorie fisse: siamo tutti ora l'uno, ora l'altro personaggio... e in momenti diversi.
Nella mia ancorché non enorme carriera in Enti Notificati, e prima ancora (ben più lunga) in azienda, ho potuto individuare alcune tipologie di auditor più comuni, che si presentano (ovviamente con volti diversi) in modo perfettamente ripetibile… e che mi piace ricondurre a personaggi del cinema e/o delle fiction.
Per chi vorrà leggere, ecco qua!
Mister Chow
Personaggio reso popolare dal film “Una notte da leoni” (e rappresentato nella foto di inizio articolo), Mister Chow è un tipo estremamente diffidente. La sua tipica espressione è:
Tu vuoi inculxxre meeeee??
Questo personaggio mi è funzionale ad introdurre la prima categoria di auditor: colui che parte sempre dal presupposto che l’azienda stia cercando di fregarlo.
Lui, quindi non cerca la conformità; ma cerca la non conformità (potrebbe sembrare la stessa cosa, ma così non è).
Pignolo e accurato all’esasperazione, è capace di stare sino ad ore antelucane per trovare una magagna che (e ne è sicuro) dovrà senz’altro esserci. Alla lunga, potrebbe pure diventare un po’ isterico (proprio come Mister Chow).
Vantaggi: si può star certo che non gli sfugge nulla di nulla. Nemmeno il “gatto” di polvere sul bordo del monitor dell’impiegata amministrativa.
Svantaggi: di solito non sta nei tempi, cioè sfora allegramente l’ora di fine indicata sul piano di dettaglio della verifica. E se sta nei tempi, si porta il lavoro a casa (da ultimare tipicamente nel week-end).
Furio
Altro personaggio da film, e in particolare tratto da “Bianco, Rosso e Verdone” di Carlo Verdone. Lo ricorderete tutti: Furio è il personaggio logorroico e “so tutto io”, quello del
Magda, tu mi adori? E allora lo vedi che la cosa è reciproca?
L’auditor Furio straparla, straparla, straparla: una logorrea da far invidia ad un politico della prima repubblica in seduta parlamentare agostana.
Tipicamente è un esperto o del prodotto o della tipologia di azienda; e quindi è tutto un “noi facevamo così”, “noi facevamo cosà”… costantemente teso a trovare empatia e solidarietà con l’interlocutore.
Il tempo della verifica, però, intanto passa…
Vantaggi: le aziende di solito adorano Furio. Si stabilisce sempre un ottimo feeling tra le parti, l’apoteosi essendo rappresentata dalla pausa pranzo al ristorante.
Svantaggio: spesso perde la maniglia dell’audit, cioè dimentica il vero motivo per cui è lì: verificare la conformità ai requisiti. Inoltre, tende a dare consigli non richiesti… finendo spesso per diventare Morpheus (vedi sotto).
Mister Wolf
Ci vogliono 30 minuti… ce ne metterò 10.
(Winston Wolf)
Come il personaggio del film di Tarantino, mister Wolf ha tutto in testa (ovvero nella checklist) e procede come un treno.
Mister Wolf ha passato anni a curare, limare, affinare, e ottimizzare la sua lista di riscontro… che è tarata al nanosecondo, come la procedura mattutina di Fantozzi. E l’audit segue rigorosamente quella scaletta.
Guai però a non averla sotto mano. Se volete vedere un essere umano in preda al panico più totale, non occorre andare al cinema quando proiettano un film di George A. Romero: basta guardare Mister Wolf quando il suo laptop si rifiuta di accendersi.
Vantaggi: Mister Wolf non sfora mai i tempi. A fine giornata, ne ha sempre abbastanza per verbalizzare per bene… e vive (mediamente) più felice, perché non si porta il lavoro a casa.
Svantaggi: è talmente abituato a non improvvisare, che non è in grado di farlo: senza checklist, è fottuto. Se gli rubano la borsa o gli dicono “spiacente ma in produzione niente laptop”, collassa per la disperazione.
Spock
Imperturbabile e capace di mantenere un atteggiamento perfettamente misurato e razionale anche di fronte a Hulk con la gastropatia incendiaria, Spock è il compagno ideale per gli audit non annunciati(*).
Nulla lo scompone: neppure dovesse fare un audit agli alieni con tre teste. Infatti, e per quanto l’interlocutore possa scaldarsi e talvolta inveire, Spock ha il raro dono di ricondurre sempre la verifica sul binario tecnico.
Però dimentica che a volte una battuta sdrammatizzante allevia la tensione… e facilità il lavoro di tutti.
Vantaggi: non si fa prendere dal contesto, e mantiene una sua oggettività. Il che non è poco.
Svantaggi: l’approccio empatico col cliente è talvolta un po’ distaccato e quindi faticoso.
(*) Quell’istituto presente ad esempio in ambito medicale, dove ci si presenta dal cliente senza – per l’appunto – essersi annunciati o aver pianificato la verifica. A volte, è uno sport estremo degno del primo Vin Diesel.
Ruggero
Premessa: io sostegno da sempre che un audit è 40% tecnicismo e 60% delivery. Quest’ultimo termine indica la corretta compilazione delle liste di riscontro, la raccolta di tutte le evidenze ed i documenti approvati dall’azienda, e la consegna tempestiva e completa al proprio Organismo Notificato. Se fai una pessima delivery, fai anche un pessimo audit – a prescindere da come lo hai condotto.
Ebbene: Ruggero ha, nei confronti di questa importante parte della verifica, l’atteggiamento svampito e spensierato (per non dire trascurato) del personaggio di “Un sacco bello”.
Detesta compilare checklist e rapporti, detesta confrontarsi con l’archivio dell’Ente, detesta scrivere i rilievi (che spesso somigliano a verbali di oscuri riti massonici, comprensibili solo per chi li ha elaborati), e spesso fa dannare l’auditor che va l’anno successivo in quella azienda perché questi non trova più nulla o non si capisce niente.
Questo non implica che Ruggero sia un incompetente (al contrario, spesso è preparatissimo) o non sappia fare le interviste! Magari ha speso al meglio quelle 8 ore di verifica; ma lo sa solo lui, però.
Vantaggi: nessuno.
Svantaggi: tutti.
Morpheus
Ce lo dicono in tutte le salse: noi siamo auditor, non consulenti. Evidenziamo la mancanza del requisito, ma non è compito nostro proporre la soluzione.
Morpheus, invece, propone.
Proprio come il personaggio di Matrix, è colui che mostra quanto profonda sia la tana del bianconiglio: “Fate così e cosà, e poi ancora così e cosà”: insomma la cura insieme alla diagnosi… ed un “pacchetto completo” che il cliente di solito vede o molto bene (perché non gli sembra vero di avere la soluzione a portata di mano) o molto male (perché la proposta è irrealizzabile o fuori contesto).
Il suo campo da gioco preferito è quello dei rami dello scibile più fantasiosi, come la validazione del software… dove si sbizzarrisce in autentiche capriole consulenziali.
Spesso, Morpheus è la logica conseguenza di un Furio (vedi sopra) che è andato oltre.
Vantaggi: a volte azzecca pure dei consigli sensati .
Svantaggi: Gli stessi di Furio. Eticamente, poi, è un abominio.
One Comment
Twicsy
Bel post, l’ho condiviso con i miei amici.