Disclaimer: questo articolo è ironico e non intende prendere di mira nessuno. La realtà, infatti, non è così semplice e riconducibile a categorie fisse: siamo tutti ora l'uno, ora l'altro personaggio... e in momenti diversi.
Nella mia ancorché non enorme carriera in Enti Notificati, e prima ancora (ben più lunga) in azienda, ho potuto individuare alcune tipologie di auditor più comuni, che si presentano (ovviamente con volti diversi) in modo perfettamente ripetibile… e che mi piace ricondurre a personaggi del cinema e/o delle fiction.
Per chi vorrà leggere, ecco qua!
Mister Chow
Personaggio reso popolare dal film “Una notte da leoni” (e rappresentato nella foto di inizio articolo), Mister Chow è un tipo estremamente diffidente. La sua tipica espressione è:
Tu vuoi inculxxre meeeee??
Questo personaggio mi è funzionale ad introdurre la prima categoria di auditor: colui che parte sempre dal presupposto che l’azienda stia cercando di fregarlo.
Lui, quindi non cerca la conformità; ma cerca la non conformità (potrebbe sembrare la stessa cosa, ma così non è).
Pignolo e accurato all’esasperazione, è capace di stare sino ad ore antelucane per trovare una magagna che (e ne è sicuro) dovrà senz’altro esserci. Alla lunga, potrebbe pure diventare un po’ isterico (proprio come Mister Chow).
Vantaggi: si può star certo che non gli sfugge nulla di nulla. Nemmeno il “gatto” di polvere sul bordo del monitor dell’impiegata amministrativa.
Svantaggi: di solito non sta nei tempi, cioè sfora allegramente l’ora di fine indicata sul piano di dettaglio della verifica. E se sta nei tempi, si porta il lavoro a casa (da ultimare tipicamente nel week-end).
Furio
![](https://www.focci.it/wp-content/uploads/2022/01/carlo-verdone-810x528-1.jpg)
Altro personaggio da film, e in particolare tratto da “Bianco, Rosso e Verdone” di Carlo Verdone. Lo ricorderete tutti: Furio è il personaggio logorroico e “so tutto io”, quello del
Magda, tu mi adori? E allora lo vedi che la cosa è reciproca?
L’auditor Furio straparla, straparla, straparla: una logorrea da far invidia ad un politico della prima repubblica in seduta parlamentare agostana.
Tipicamente è un esperto o del prodotto o della tipologia di azienda; e quindi è tutto un “noi facevamo così”, “noi facevamo cosà”… costantemente teso a trovare empatia e solidarietà con l’interlocutore.
Il tempo della verifica, però, intanto passa…
Vantaggi: le aziende di solito adorano Furio. Si stabilisce sempre un ottimo feeling tra le parti, l’apoteosi essendo rappresentata dalla pausa pranzo al ristorante.
Svantaggio: spesso perde la maniglia dell’audit, cioè dimentica il vero motivo per cui è lì: verificare la conformità ai requisiti. Inoltre, tende a dare consigli non richiesti… finendo spesso per diventare Morpheus (vedi sotto).
Mister Wolf
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Ci vogliono 30 minuti… ce ne metterò 10.
(Winston Wolf)
Come il personaggio del film di Tarantino, mister Wolf ha tutto in testa (ovvero nella checklist) e procede come un treno.
Mister Wolf ha passato anni a curare, limare, affinare, e ottimizzare la sua lista di riscontro… che è tarata al nanosecondo, come la procedura mattutina di Fantozzi. E l’audit segue rigorosamente quella scaletta.
Guai però a non averla sotto mano. Se volete vedere un essere umano in preda al panico più totale, non occorre andare al cinema quando proiettano un film di George A. Romero: basta guardare Mister Wolf quando il suo laptop si rifiuta di accendersi.
Vantaggi: Mister Wolf non sfora mai i tempi. A fine giornata, ne ha sempre abbastanza per verbalizzare per bene… e vive (mediamente) più felice, perché non si porta il lavoro a casa.
Svantaggi: è talmente abituato a non improvvisare, che non è in grado di farlo: senza checklist, è fottuto. Se gli rubano la borsa o gli dicono “spiacente ma in produzione niente laptop”, collassa per la disperazione.
Spock
![](https://www.focci.it/wp-content/uploads/2022/02/spok-et-les-cohanim.jpg)
Imperturbabile e capace di mantenere un atteggiamento perfettamente misurato e razionale anche di fronte a Hulk con la gastropatia incendiaria, Spock è il compagno ideale per gli audit non annunciati(*).
Nulla lo scompone: neppure dovesse fare un audit agli alieni con tre teste. Infatti, e per quanto l’interlocutore possa scaldarsi e talvolta inveire, Spock ha il raro dono di ricondurre sempre la verifica sul binario tecnico.
Però dimentica che a volte una battuta sdrammatizzante allevia la tensione… e facilità il lavoro di tutti.
Vantaggi: non si fa prendere dal contesto, e mantiene una sua oggettività. Il che non è poco.
Svantaggi: l’approccio empatico col cliente è talvolta un po’ distaccato e quindi faticoso.
(*) Quell’istituto presente ad esempio in ambito medicale, dove ci si presenta dal cliente senza – per l’appunto – essersi annunciati o aver pianificato la verifica. A volte, è uno sport estremo degno del primo Vin Diesel.
Ruggero
![](https://www.focci.it/wp-content/uploads/2022/02/Verdone_Ruggero.jpg)
Premessa: io sostegno da sempre che un audit è 40% tecnicismo e 60% delivery. Quest’ultimo termine indica la corretta compilazione delle liste di riscontro, la raccolta di tutte le evidenze ed i documenti approvati dall’azienda, e la consegna tempestiva e completa al proprio Organismo Notificato. Se fai una pessima delivery, fai anche un pessimo audit – a prescindere da come lo hai condotto.
Ebbene: Ruggero ha, nei confronti di questa importante parte della verifica, l’atteggiamento svampito e spensierato (per non dire trascurato) del personaggio di “Un sacco bello”.
Detesta compilare checklist e rapporti, detesta confrontarsi con l’archivio dell’Ente, detesta scrivere i rilievi (che spesso somigliano a verbali di oscuri riti massonici, comprensibili solo per chi li ha elaborati), e spesso fa dannare l’auditor che va l’anno successivo in quella azienda perché questi non trova più nulla o non si capisce niente.
Questo non implica che Ruggero sia un incompetente (al contrario, spesso è preparatissimo) o non sappia fare le interviste! Magari ha speso al meglio quelle 8 ore di verifica; ma lo sa solo lui, però.
Vantaggi: nessuno.
Svantaggi: tutti.
Morpheus
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Ce lo dicono in tutte le salse: noi siamo auditor, non consulenti. Evidenziamo la mancanza del requisito, ma non è compito nostro proporre la soluzione.
Morpheus, invece, propone.
Proprio come il personaggio di Matrix, è colui che mostra quanto profonda sia la tana del bianconiglio: “Fate così e cosà, e poi ancora così e cosà”: insomma la cura insieme alla diagnosi… ed un “pacchetto completo” che il cliente di solito vede o molto bene (perché non gli sembra vero di avere la soluzione a portata di mano) o molto male (perché la proposta è irrealizzabile o fuori contesto).
Il suo campo da gioco preferito è quello dei rami dello scibile più fantasiosi, come la validazione del software… dove si sbizzarrisce in autentiche capriole consulenziali.
Spesso, Morpheus è la logica conseguenza di un Furio (vedi sopra) che è andato oltre.
Vantaggi: a volte azzecca pure dei consigli sensati .
Svantaggi: Gli stessi di Furio. Eticamente, poi, è un abominio.
One Comment
Twicsy
Bel post, l’ho condiviso con i miei amici.